
Un primo passo verso la vera inclusività scolastica
Il Punto di Paola - Lugano, 17 agosto 2025, 11:54
Ormai da molti anni si parla insistentemente di scuola inclusiva e, più recentemente, si è cominciato a riflettere sul concetto di Universal Design for Learning (UDL), una teoria che potrebbe contribuire a migliorare sensibilmente l’ambiente scolastico.

L’UDL propone di progettare l’insegnamento tenendo conto fin dall’inizio dei diversi stili di apprendimento e dei bisogni di tutti gli studenti, rimuovendo in anticipo i possibili ostacoli all’apprendimento. È un concetto molto valido, che condivido pienamente, anche se non semplice da realizzare.
Perchè l’UDL non resti solo uno slogan e diventi una pratica capace di incidere concretamente sulla vita scolastica, è necessario cominciare ad apportare cambiamenti significativi in questa direzione. Un punto di partenza, tanto semplice quanto efficace, potrebbe essere la cura della leggibilità dei documenti scolastici: materiali didattici, compiti, verifiche.
Perché questa dovrebbe essere una priorità? Perchè il sapere viene trasmesso prevalentemente in forma scritta. Rimuovere ostacoli alla lettura e alla comprensione significa venire incontro alle necessità di molti studenti, senza arrecare alcun danno a tutti gli altri. Inoltre, non sono richieste risorse straordinarie, ma solo consapevolezza e formazione.
Adottare linee guida per la stesura di documenti ad alta leggibilità sarebbe un piccolo grande passo verso una didattica davvero inclusiva, capace di valorizzare le differenze e di creare ambienti di apprendimento più equi.
Ma cosa significa "alta leggibilità"?
L'alta leggibilità è l’insieme di caratteristiche grafiche e linguistiche che rendono un testo più facile da leggere e comprendere per tutti, in particolare per studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali, ma anche per chi non ha ancora una piena padronanza della lingua italiana, come gli alunni stranieri.
Utilizzare caratteri ad alta leggibilità (senza grazie, come EasyReading®, Biancoenero®, o font specifici per DSA), aumentare l’interlinea, allineare il testo a sinistra, strutturarlo in paragrafi brevi, scegliere un linguaggio lineare, usare elenchi puntati, spaziature adeguate e fornire poche informazioni per volta: tutte queste strategie possono fare una grande differenza. Non si tratta di semplificare i contenuti, ma di renderli più accessibili nella forma, abbattendo così le barriere all’apprendimento e alla partecipazione.
Un documento scolastico ben scritto, leggibile, essenziale ma completo, non è un atto di gentilezza ma di giustizia. Significa riconoscere che l’accessibilità è unaresponsabilità condivisa da tutti all’interno della scuola.
Ci sono già molti insegnanti virtuosi che adottano queste buone pratiche, ma ancora troppo spesso gli studenti ricevono materiali che non rispettano assolutamente i criteri dell’alta leggibilità. Il vero salto di qualità arriverà quando verranno approvate, adottate e condivise linee guida comuni per tutti i documenti a tutti i livelli scolastici.