Un ingegnere biomedico dislessico

Il Punto di Paola - Lugano, 14 aprile 2024, 08:20

La fine dell’anno scolastico è sempre un periodo faticoso per tutti. Innanzitutto, per i “nostri” studenti che più degli altri hanno dovuto impegnarsi e lavorare per raggiungere i loro obiettivi. Alcuni ce l’hanno fatta, altri devono rimandare questo momento e tenere duro ancora un po’. È un periodo impegnativo anche per le famiglie, per gli insegnanti e per noi tutor, che dobbiamo sostenere fino in fondo i percorsi dei “nostri” ragazzi, anche quando sono in salita.

Fortunatamente la fine dell’anno scolastico è anche un momento di grandi soddisfazioni: si ripensa a tutto il lavoro svolto e spesso ci si sorprende dei grandi progressi che i ragazzi hanno compiuto in poco tempo. Ma noi tutor sappiamo trarre soddisfazione anche dai piccoli progressi, quelli che gli altri fanno fatica a vedere e ad apprezzare, quei piccoli segnali che ci indicano che la strada, anche se lunga e tortuosa, è quella giusta. Ci rivelano che quel ragazzino, quella ragazzina o quel giovane adulto ha risorse nascoste, che stanno cercando di emergere. E ce la faranno.

Un pensiero va a tutti quei ragazzi che, purtroppo, lottano ancora per affermare sé stessi e dimostrare le loro capacità in ambienti in cui la neurodiversità è considerata un difetto e non un valore, in cui si dice ad una ragazza discalculica che non è adatta al liceo, nonostante le ottime note in ambito umanistico-linguistico, in cui si accusano giovani di scarsa motivazione perché hanno una memoria poco efficiente o fanno fatica a mantenere l’attenzione.

Tutto questo accade ancora, ogni giorno, ma ci sono sempre più persone che contribuiscono a costruire una nuova cultura e a demolire tutte le false convinzioni che purtroppo ancora permeano la sfera dell’educazione e dell’apprendimento.

Voglio chiudere questo anno scolastico, per me specialissimo, dicendo a tutti i ragazzi che, se sapranno mettere a frutto le doti che possiedono, con impegno e determinazione, e se crederanno in loro stessi nonostante tutto, potranno arrivare dove desiderano arrivare. E ai genitori mi sento di dire che devono avere fiducia nei loro figli: un bambino che oggi fa tanta fatica a leggere, che non ricorda le parole, che non sente le doppie e commette tanti errori di ortografia, un giorno potrebbe egregiamente coronare il suo sogno!