A chi servono le mappe*?

Il Punto di Paola - Lugano, 28 aprile 2024, 12:20

L’affermazione che “le mappe servono agli studenti che non hanno voglia di studiare” è un bell’esempio di contraddizione in termini.
Chi lo sostiene forse non sa che c’è una bella differenza tra un bigino e una mappa!

Avere a disposizione una mappa aiuta ben poco, se lo studente non conosce l’argomento. Inoltre, per poter costruire una mappa efficace, è necessario sviluppare competenze di riflessione sul testo, capacità di sintesi e consapevolezza delle proprie specificità, alle quali si arriva solamente attraverso un percorso di apprendimento lungo e faticoso. Altro che svogliati! Preparare le mappe di studio e per le verifiche non è una scorciatoia, ma un lavoro in più che i ragazzi, se potessero farne a meno, eviterebbero molto volentieri!

Perciò, sgombrato il campo da questa infondata credenza, la domanda rimane: a chi servono le mappe?

Innanzitutto una mappa mentale è un supporto alla memoria e dunque è utile per quegli studenti che hanno difficoltà a memorizzare i contenuti: le mappe sintetizzano e organizzano le informazioni in maniera contemporaneamente gerarchica e associativa (attraverso l’uso di parole chiave) e stimolano il canale visivo. Possono essere molto utili anche per chi fa fatica a memorizzare termini specifici, nomi, luoghi e date e per chi ha difficoltà di accesso al lessico.

Ma non si tratta solamente di memorizzazione. Chi è debole nella pianificazione dell’esposizione e nell’organizzazione del discorso, può avvalersi di mappe mentali o concettuali e di schemi di supporto (come illustrato nell’immagine).

Uno studente con difficoltà procedurali, potrà utilizzare schemi che aiutino a seguire tutti i passaggi di una procedura senza perdersi. La stessa cosa vale per chi ha una memoria di lavoro fragile o perde facilmente l’attenzione e rischia di non ricordare i passaggi già fatti o a che punto della procedura si trovi.

Chi ha scarso senso del tempo, potrebbe avere bisogno di una linea del tempo per seguire ad esempio una successione di eventi storici.

Da queste poche righe, risulta già molto chiaro che il tipo di mappa dipende fortemente dalle caratteristiche personali dello studente, oltre che dall’argomento da apprendere: imporre rigidamente una tipologia di mappa non ha alcun senso.

A proposito: se in una decisione cantonale compare l’uso delle mappe come mezzo compensativo, con questo termine si intende indicare tutti i tipi di schemi e non solamente le mappe mentali. Altrimenti si arriva al paradosso di uno studente discalculico a cui, per l’esame di ammissione all’anno passerella, è stato rifiutato un formulario personalizzato perché nella decisione erano citate solo le mappe. Abbiamo inserito le formule in una mappa mentale e ... sono state accettate!

Purtroppo la conoscenza di questo importante mezzo compensativo è ad oggi ancora largamente insufficiente.


* in questo testo si utilizza il termine mappa per indicare mappe mentali e concettuali, schemi e linee del tempo