Che fatica prendere appunti!

Il Punto di Paola - Lugano, 18 febbraio 2024, 11:46

“Non riesco a prendere appunti durante la lezione!”
Nel corso della mia esperienza come Tutor ho sentito ripetere questa frase molte volte e ho letto tanta frustrazione nascosta tra le righe.

Non si tratta di pigrizia né tantomeno di mancanza di buona volontà.

La difficoltà a seguire la spiegazione dell’insegnante e contemporaneamente appuntarsi le informazioni rilevanti (tipica di chi ha una bassa memoria di lavoro, ovvero l’abilità di mantenere ed elaborare le informazioni necessarie per svolgere un compito cognitivo), la velocità con cui vengono spiegati i concetti e la fatica nel trascriverli, prendere appunti attraverso la tastiera di un pc o di un iPad con estrema lentezza o scrivere velocemente su un foglio senza riuscire a rileggere la propria calligrafia.

Queste le maggiori difficoltà di ragazzi disgrafici, dislessici e/o con ADHD. Basterebbe solo collaborazione e apertura da parte degli insegnanti. I meno “illuminati” non accettano che i ragazzi siano dispensati dal prendere appunti (anche se previsto dal PEP) o che possano registrare la lezione, non consentono la condivisione del proprio materiale didattico in formato digitale (slide, presentazioni, fotografie della lavagna ,...).

Quando si trova un compagno “generoso”, resta solo l’opzione di fotocopiare i suoi appunti (cosa che oltretutto i ragazzi non amano particolarmente, perché si sentono a disagio nei confronti dei pari).

Un suggerimento: sarebbe molto utile accompagnare i ragazzi a prendere i propri appunti, secondo modalità personali. I docenti potrebbero strutturare la lezione in modo tale da fornire all’inizio una visione globale (magari presentando una mappa riassuntiva dei contenuti) così da creare uno schema mentale complessivo e aiutare gli studenti a discriminare tra informazioni importanti e superflue.

E allora? La soluzione vien da sé! Un pizzico di buon senso e ampie vedute permetterebbero a questi ragazzi di vivere più serenamente la lezione; un gesto semplice, che contribuirebbe ad accompagnarli verso quella tanto declamata autonomia che altrimenti rimarrà sempre e solo un miraggio.