Il metodo di studio: questo sconosciuto!

Il Punto di Paola - Lugano, 21 aprile 2024, 11:20

Quando parliamo con i ragazzi più grandi, scopriamo che la top ten dei loro obiettivi è dominata dall’affannosa ricerca del proprio metodo di studio che, moderna panacea, risolverebbe tutti i loro problemi scolastici.
Ora la domanda che mi pongo è la seguente: chi mai dovrebbe guidare gli studenti in questa ardua, seppur necessaria, ricerca? E cos’è che stanno effettivamente cercando?

“Non ha ancora un metodo di studio”.

“Dovrebbe trovare il suo metodo di studio”.

Quante volte abbiamo letto frasi di questo tipo nelle pagelle, a cominciare da quelle delle scuole primarie per finire a quelle delle superiori! Mi domando se chi le scrive sia consapevole di quanto esse siano inutili o si sia mai chiesto se lo studente al quale le sta indirizzando abbia una minima idea di cosa si intenda per metodo di studio e di come diavolo si faccia per “trovarne uno”.

Quando parliamo con i ragazzi più grandi, scopriamo che la top ten dei loro obiettivi è dominata dall’affannosa ricerca del proprio metodo di studio che, moderna panacea, risolverebbe tutti i loro problemi scolastici.

Ora la domanda che mi pongo è la seguente: chi mai dovrebbe guidare gli studenti in questa ardua, seppur necessaria, ricerca? E cos’è che stanno effettivamente cercando?

Chi dovrebbe spiegare loro che non esiste “il metodo di studio” ma un vasto repertorio di metodi e strategie che possono rivelarsi più o meno funzionali per individui diversi e per specifiche tipologie di apprendimenti? E dove comincia il “metodo di studio”? Quando stanno studiando un argomento specifico a casa o già quando seguono le lezioni a scuola? Si tratta di un metodo per memorizzare nozioni o c’è qualcosa di più?

Da tanti anni penso che a scuola (diciamo in prima media) dovrebbe essere inserita un’ora settimanale di “metodi e strategie di studio”. Pensiamoci: qual è l’eredità più importante della scuola se non la preziosa valigetta di attrezzi che, per il resto della vita, ci permette di continuare ad apprendere, ampliando le nostre conoscenze?

Purtroppo, non basta l’iniziativa volonterosa di qualche insegnante, ci vorrebbero docenti esperti dell’apprendimento, il cui scopo non sia insegnare le lingue o le scienze, ma aiutare gli studenti a selezionare le modalità e le strategie più consone al loro stile cognitivo e a valutarne e adottarne sempre di nuove, man mano che i contenuti e le richieste scolastiche evolvono.

Mi rivolgo a insegnanti e genitori: non è sufficiente esortare i ragazzi a trovare un metodo di studio. È necessario accompagnarli e guidarli in un’impegnativa riflessione sulle proprie caratteristiche cosicché, acquisendo la consapevolezza di come funziona il proprio apprendimento, possano elaborare le modalità di studio più efficaci per loro.

Non è un compito semplice, ma proprio per questo così interessante!

Da dove cominciare? Io consiglierei di leggere un libro del Prof. Cornoldi, che ritengo utilissimo e ricco di spunti:

“Imparare a studiare”, pubblicato da Erickson.

https://www.erickson.it/it/imparare-a-studiare

Se invece vi interessa lavorare su metodi e strategie specifici per studiare la matematica, date un’occhiata al volumetto “Discalculia, manuale di convivenza” https://discalculia.ch