Una semplice To do list

L’osservazione era stata concordata con il datore di lavoro per poter mettere a punto alcune strategie che permettessero ad Elia di aumentare la concentrazione e l’efficienza operativa, tenendo conto che la segreteria open space in cui il ragazzo lavora non è certamenete l’ambiente tranquillo e strutturato di cui una persona con ADHD avrebbe bisogno. Anzi, le richieste spesso si accavallano e il lavoro viene interrotto per il sopraggiungere di nuove priorità.

I suggerimenti sono stati diversi, ma sicuramente ciò che potrà contribuire maggiormente ad aumentare l’operatività di Elia è uno strumento a dir poco banale: una semplice “To do list”. L’idea non è né originale né particolarmente complicata, ma richiede molta attenzione nelle modalità di applicazione. Una lista di cose da fare può essere un’ottima guida, ma se diventa lunga e complessa può sortire l’effetto opposto e “paralizzare” una persona con deficit d’attenzione. Perciò i miei consigli sono stati:

• -Stabilire con il formatore un momento alla mattina e uno dopo pranzo in cui condividere e aggiornare la to do list
• -La lista deve essere uno strumento strutturato, ma contemporaneamente flessibile
• -Creare liste brevi
• -Mettere le attività in ordine di priorità, alternando se possibile attività con maggior carico cognitivo ad attività più leggere
• -Spezzare le attività lunghe e complesse in sotto obiettivi
• -Utilizzare un codice colore significativo per Elia
• -Cancellare in modo evidente le attività completate (che soddisfazione!)
• -Tenere la lista in una posizione frontale, sempre in evidenza

Infine, alla domanda se preferire una lista fatta manualmente oppure utilizzare una delle tante app disponibili, non esiste una risposta uguale per tutti. Elia preferisce scrivere, altri potrebbero avere la loro lista sulla schermata principale del proprio computer.

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